Il Filorosso
Educare nel mondo grande e terribile. Scritti pedagogici
Antonio Gramsci è stato uno dei personaggi principali della prima parte del ’900, protagonista del movimento socialista e comunista, esponente dell’antifascismo. Politico attivo e appassionato, giornalista, intellettuale impegnato in molte aree di ricerca e riflessione, protagonista anche della storia della pedagogia poiché ha elaborato e scritto diversi testi anche sull’educazione e sull’educare.
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Quaderni piacentini. Antologia. Volume 1 (1962-1968)
“Quaderni piacentini” è stata una prestigiosa rivista di dibattito politico e culturale fondata a Piacenza nel 1962 da Piergiorgio Bellocchio e Grazia Cherchi.
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La situazione della classe operaia in Inghilterra
Tra il Settecento e l’Ottocento, periodo cruciale per l’evoluzione del capitalismo e del movimento operaio in tutta l’Europa occidentale, si assiste, soprattutto in Inghilterra, a una fioritura di pamphlet e di studi di denuncia sulle condizioni di vita dei poveri. Da questi, il libro di Engels si distacca non solo perché è il primo a trattare della classe operaia nel suo insieme, ma soprattutto in quanto è antesignano di quel che sarà poi il metodo d’inchiesta operaia (analisi delle condizioni di riproduzione sociale, delle condizioni igienico-abitative, delle condizioni di lavoro in fabbrica).
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La crisi della socialdemocrazia
“Socialismo o barbarie”: l’umanità è posta di fronte alla scelta tra la vittoria del socialismo e la fine della civiltà. Queste parole d’ordine, passate alla storia, vengono scritte da Rosa Luxemburg nel 1915 in un potente pamphlet contro la guerra. Pubblicato sotto pseudonimo, La crisi della socialdemocrazia è il manifesto indiscusso del suo pensiero.
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Storia e coscienza di classe
Sin dal primo momento della sua comparsa nel 1923 Storia e coscienza di classe accese un aspro dibattito. Condannata dall’Internazionale comunista, per bocca di Zinov’ev, come un’opera idealista, la sua circolazione fu limitata a pochissimi esemplari, finché nel 1957 non venne tradotta in francese, contro la volontà dello stesso Lukács. La traduzione avallava l’ipotesi di due momenti distinti nella sua produzione, quello giovanile – fertile di spunti poi ripresi da Adorno, Sartre e Merleau-Ponty – e quello maturo dell’ortodossia, propriamente politico.
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Quaderni piacentini. Antologia. Volume 2 (1968-1972)
“Quaderni piacentini” è stata una prestigiosa rivista di dibattito politico e culturale fondata a Piacenza nel 1962 da Piergiorgio Bellocchio e Grazia Cherchi.
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Difesa del marxismo
“Marx non aveva nessun motivo per creare qualcosa di diverso da un metodo d’interpretazione storica della società attuale.” A partire da questa premessa, Mariátegui difende il marxismo da ogni tentativo di rinchiuderlo nei limiti plumbei del determinismo scientifico, dello storicismo e del razionalismo. Una difesa che assume un tratto profondamente anticoloniale. Scoprire il Perù profondo è, per Mariátegui, scoprirne la presenza specifica all’interno di un mondo a cui il capitale, nel corso della sua espansione egemonica, imprime la sua forma.
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Costituzione e lotta di classe
Pubblicato in Germania per la prima volta nel 1971, Costituzione e lotta di classe raccoglie gli scritti di Hans-Jürgen Krahl, morto a soli 27 anni per un incidente automobilistico l’anno precedente. Allievo di Adorno allo Institut für Sozialforschung di Francoforte, Krahl ha saputo recepire le riflessioni della teoria critica francofortese rielaborandole in modo originale.
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L'accumulazione del capitale
Il capitalismo internazionale non può non generare, prima o poi, “un periodo di catastrofi”. Si comprende quanto sia più che mai attuale quest’affermazione che costituisce la tesi di fondo de L’accumulazione del capitale, il principale testo di teoria economica di Rosa Luxemburg, pubblicato a Berlino nel 1913. L’opera è stata scritta per superare una contraddizione logica insita nella spiegazione dell’accumulazione capitalistica data da Marx.
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Lo sviluppo del capitalismo in russia
Lo sviluppo del capitalismo in Russia è una delle prime opere politiche di Lenin e quella che lo consacrò come uno dei massimi teorici del marxismo. Iniziata nel gennaio 1896 nel carcere di Pietroburgo, fu portata a termine in Siberia, nel villaggio di Sciuscenskoie, dove Lenin scontava una condanna di tre anni inflittagli per l’attività svolta come membro e animatore dell’Unione di lotta per l’emancipazione della classe operaia. Terminata nell’agosto 1898, l’opera uscì tra il 26 e il 31 marzo sotto lo pseudonimo di Vladimir Ilin.
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Il marxismo davanti alle società “primitive”
Il marxismo davanti alle società “primitive”, qui ripubblicato con la Postfazione, inedita in italiano, alla seconda edizione francese del 1979, è senza dubbio un classico, uno dei testi fondanti dell’antropologia marxista francese.
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Cinque studi di materialismo storico
“[…] la lotta di classe non [è] una semplice conseguenza del modo di produzione e dello sfruttamento […]. In altre parole, non soltanto il modo di produzione capitalistico […] non è altro che un modo di sfruttamento, ma lo sfruttamento stesso non è altro che la forma storica fondamentale della lotta fra le classi. […] Nella produzione immediata, la lotta di classe non comincia con la ‘resistenza’ della classe operaia allo sfruttamento nelle sue diverse forme (prolungamento della giornata lavorativa, aggravamento delle condizioni di lavoro, diminuzione dei salari reali, ecc.), ma già con queste stesse forme.”
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Educazione e lotta di classe. Una ricostruzione marxista della storia dell’educazione
Educazione e lotta di classe, risalente a metà degli anni ’30 del Novecento, propone una ricostruzione marxista della storia dell’educazione, mostrandone il carattere intrinsecamente ancorato al conflitto di classe presente nelle varie epoche storiche osservate.
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Quaderni filosofici
Vero e proprio presupposto della sua riflessione strategica, i Quaderni filosofici di Lenin segnano il rigetto del positivismo, del meccanicismo e del materialismo volgare della Seconda Internazionale. La realtà e il processo della conoscenza, per Lenin, devono essere interpretati alla luce della dialettica. Su questo punto Lenin insiste proprio nei Quaderni filosofici, frutto della sua rilettura delle opere di Hegel, giungendo alla conclusione che “non si può comprendere perfettamente il Capitale se non si è compresa e studiata attentamente tutta la logica di Hegel. Di conseguenza, mezzo secolo dopo nessun marxista ha compreso Marx”.
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Il marxismo e la città
Tra i più influenti teorici marxisti del XX secolo, Henri Lefebvre pubblica Il marxismo e la città nel 1972. Il suo obiettivo è quello di raccogliere tutte le riflessioni sulla città e sui problemi urbani contenute nelle opere di Karl Marx e Friedrich Engels. Si tratta, quindi, non solo di una rilettura tematica dell’eredità dei due autori ma anche di un’esegesi, che rende il seguente volume un utile strumento per capire le origini teoriche delle linee di ricerca lefebvriane.
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Crisi e ricostruzione del marxismo. Il materialismo storico come metateoria
Alla fine degli anni ’70, la crisi del marxismo e della prospettiva comunista è dichiarata. In questa raccolta del 1984, Emilio Agazzi la affronta proponendo un programma di ricostruzione della teoria marxista in grado di superare le sue precedenti formulazioni, ortodosse o critiche, sovietiche od occidentali.
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Scritti di critica dell'economia politica
Queste pagine sono state scritte da Marx in periodi differenti della sua vita. Messe insieme segnano e abbracciano tutto l’arco di sviluppo del suo pensiero. Le date sono di per sè eloquenti (1844, 1858, 1867, 1881-1882) e subito ci richiamano alla mente opere e vicende già note e ben conosciute: i Manoscritti economico-filosofici del 1844, Per la critica dell’economia politica, il Capitale, gli ultimi anni terribili della vita di Marx.
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Lo stato, il potere, il socialismo
Pubblicato in francese nel 1978, Lo Stato, il potere, il socialismo, ultimo libro del sociologo greco Nicos Poulantzas, rappresenta un testo fondamentale per lo sviluppo di una teoria marxista dello Stato.
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Materialismo ed empiriocriticismo
Materialismo ed empiriocriticismo costituisce un classico del pensiero marxista che è stato tuttavia variamente svalutato dal cosiddetto “marxismo occidentale”, che non ha colto il valore intrinseco del materialismo integrale illustrato e dispiegato in questo testo da Lenin, in profonda e originale sintonia critica con la lezione materialistica di Marx ed Engels. In questo testo, Lenin difende il carattere oggettivo – e tuttavia relativo, mai assoluto – di ogni conoscenza, la quale è sempre approfondibile criticamente.
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La teoria generale del diritto e il marxismo
Perché mai il dominio di classe non resta quello che è, vale a dire un assoggettamento di fatto di una parte della popolazione a opera dell’altra, e prende invece la forma di un potere statuale ufficiale, ovvero, che è lo stesso, perché l’apparato della coercizione statuale non viene costituito già come apparato privato della classe dominante, ma si distingue da questa assumendo la forma di un apparato pubblico impersonale, separato dalla società?
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